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Guida all'automonitoraggio glicemico per paziente diabetico

di Daniela Berardinelli

Diabete

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L'automonitoraggio glicemico è fondamentale per il paziente che si trova a dover convivere con una patologia cronica, che va curata per tutta la vita. Educare la persona ad effettuare l'automonitoraggio glicemico al proprio domicilio è parte integrante del percorso di educazione terapeutica del quale l'infermiere, che lavora in sinergia con il medico, il dietologo ed altri professionisti della salute, è responsabile.

Misurazione glicemia a domicilio, l'automonitoraggio glicemico

L’automonitoraggio glicemico è necessario ed indispensabile nel diabete tipo 1 e nel diabete tipo 2 insulino-trattato per calibrare la terapia (autogestione delle dosi di insulina).

L’automonitoraggio è utile anche nel diabete trattato con farmaci antidiabetici orali (soprattutto se questi possono causare ipoglicemia, come le sulfoniluree e le glinidi) e, in misura minore, con la sola dieta per monitorare il livello di compenso metabolico (e raggiungere un adeguato equilibrio).

Ciò è tanto più necessario quando il compenso non è ancora ottimale o instabile per capire come modificare e adeguare la terapia, quando ci sono eventi (come influenza o infezioni) che possono scompensare l’andamento del diabete, oppure quando si desidera capire l’impatto sulla glicemia dei vari alimenti o dell’attività fisica effettuata.

Il monitoraggio glicemico domiciliare è reso agevole dalla disponibilità di vari tipi di glucometro che si adattano alle varie esigenze dei pazienti. Quasi tutti gli strumenti per la misurazione della glicemia tramite prelievo capillare tengono in memoria un buon numero dei valori glicemici misurati e la maggior parte hanno la possibilità di scaricare i dati sul PC per elaborazioni statistiche (es. media della glicemia nei vari momenti della giornata, andamento nel tempo, ecc.) o inviare i dati in un archivio remoto accessibile sia al paziente che al medico curante.

Gli orari appropriati per le misurazioni glicemiche domiciliari sono poco prima della colazione, del pranzo e della cena e circa 2 ore dopo l’inizio della colazione, del pranzo e della cena.

È utile misurare la glicemia anche quando si ritiene di avere la glicemia troppo bassa (ipoglicemia) e si possono avvertire questi disturbi: nervosismo, batticuore, debolezza, vuoto allo stomaco, tremore, sudore, vista confusa.

Azione Esempio

Lavarsi le mani e asciugarle bene

(residui di cibo possono alterare la lettura)

Inserire la lancetta nel pungidito

Accendere il glucometro e inserire la striscia reattiva

Massaggiare il polpastrello e pungere lateralmente

Ottenere una bella goccia di sangue e accostarla alla striscia reattiva

Attendere qualche secondo e leggere il risultato

Annotare il valore glicemico sul diario sotto il giorno e l'ora della misurazione

Estrarre striscia e lancetta utilizzate e gettarle via

Quando misurare la glicemia a domicilio

La Società Italiana di Diabetologia (SID) suggerisce degli schemi che possono fungere da guida per il paziente – a seconda del tipo di condizione - che deve eseguire l’automonitoraggio glicemico al proprio domicilio.

Paziente curato con insulina che deve aggiustare la dose prima del pasto

Colazione Pranzo Cena
Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo
Lunedì x x x x
Martedì x x x x
Mercoledì x x x x
Giovedì x x x x
Venerdì x x x x
Sabato x x x x
Domenica x x x

Paziente che assume pastiglie oppure insulina, ma ha glicemie stabili

Colazione Pranzo Cena
Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo
Lunedì x x
Martedì x x
Mercoledì x x
Giovedì x x
Venerdì x x
Sabato x x
Domenica

Paziente con diabete tipo 2 stabile

Colazione Pranzo Cena
Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo Prima 2 ore dopo
1 del mese x x
10 del mese x x
20 del mese x x

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