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Studente fuorisede? Ecco come trovare alloggio all’Università

di Sara Di Santo

Dopo essere stati selezionati per il Corso di Laurea in Infermieristica, non vi resta che immatricolarvi e trovare la dimora adatta. A vostra disposizione strutture pubbliche e strutture private, studentati, residence, stanze e case in affitto. Ma quale alloggio scegliere?

Trovare un giusto alloggio universitario non è sempre facile, soprattutto se provenite da un’altra città.

Superato l’esame di maturità e presa la decisione di proseguire con gli studi universitari, la scelta del corso di laurea e i nuovi ritmi con i quali ci si dovrà confrontare non sono gli unici ostacoli che si presentano; resta la questione dell’alloggio, soprattutto se si decide di frequentare l’università con sede in una città diversa da quella di residenza.

Come cercare alloggio presso la sede del vostro Corso di Laurea

Studiare da fuorisede, spesso a chilometri e chilometri di distanza da quella casa di famiglia che ha costituito un porto sicuro per molti anni, non è semplice e la scelta dell’alloggio può risultare cruciale, sia per il rendimento scolastico che per la qualità della vita.

Il Governo ha stanziato delle borse di studio per gli studenti meritevoli (tenete sempre d’occhio il sito internet ufficiale: www.governo.it), ma la ricerca e la spesa per vivere da fuori sede rappresenta comunque un onere non indifferente.

Con qualche accorgimento, però, la ricerca di un alloggio può essere meno difficoltosa. Vediamone alcuni.

Come prima cosa, una volta scelta la sede universitaria, è utile prendere confidenza con la città che la ospita; internet può essere un ottimo mezzo per iniziare a farsi un’idea della realtà nella quale si andrà a vivere, considerando la rete di trasporti pubblici, la dislocazione delle sedi delle lezioni, l’offerta di eventi culturali patrocinati da comuni e province, l’ubicazione di servizi di prima necessità, ecc.

Cosa fondamentale da sapere, prima di iniziare la ricerca di un alloggio, è che nel periodo estivo gli enti regionali per il diritto allo studio pubblicano i bandi per l’accesso agli alloggi universitari per i quali sono previste esenzioni totali o parziali della retta a seconda dei casi; se in possesso dei requisiti indicati nei vari bandi conviene tenere d’occhio le date di scadenza e fare domanda, anche se molto spesso i posti disponibili sono minori rispetto agli studenti che ne avrebbero diritto.

La casa dello studente

Molte sedi universitarie offrono anche le alternative della casa dello studente, in collaborazione con l’Ente nazionale per il diritto allo studio universitario e grazie ai contributi regionali e del Fondo Sociale Europeo, e quella del collegio, una possibilità economica, ma spesso caratterizzata da regole molto ferree che possono collidere con la voglia di indipendenza tipica del periodo universitari. I requisiti di accesso alle case dello studente e ai collegi sono riportati sui rispettivi siti internet e queste realtà, disseminate lungo tutta la penisola, rappresentano una valida alternativa per chi è in cerca di una soluzione abitativa meno dispendiosa o totalmente gratuita.

Appartamento

Sono sempre più numerosi gli studenti che scelgono l’opzione appartamento condiviso. Diverse sono le strategie per trovare quello più adatto alle proprie esigenze: agenzie immobiliari, annunci di privati, bacheche cartacee e telematiche, passaparola. Quale che sia la strada di ricerca intrapresa, occorre avere chiara, come prima cosa, la zona nella quale si vorrebbe vivere; tenere in considerazione il fatto che le lezioni a frequenza obbligatoria sono tante e le giornate all’università sono molto lunghe, in genere porta a scegliere una casa nei quartieri limitrofi, ma spesso sono proprio i quartieri più costosi.

Ecco allora che un escamotage può essere quello di ponderare la scelta di un’abitazione situata in quartieri dove l’affitto costa meno, ma che sia una zona ben servita dai mezzi pubblici e dai servizi di prima necessità (supermercati, poste, farmacie, banche, ecc.)

Affito condiviso o no?

Secondo passo è quello di decidere se optare per l’affitto di un appartamento intero (ad esempio un piccolo monolocale per abitare da soli, oppure un appartamento più grande da condividere poi con altri studenti), di una stanza singola o di una stanza in condivisione.

Convivere con altre persone può essere un’esperienza estremamente divertente e stimolante, ma la vita di tutti i giorni, i ritmi, le abitudini e le esigenze di ognuno sono diverse e non è da tutti riuscire ad amalgamarsi perfettamente. La scelta, ove possibile, di una camera singola può essere un buon modo di garantirsi un minimo di indipendenza, ma anche trovare il compagno di stanza ideale potrebbe essere una fortuna.

In ogni caso ricordate che l’università è anche una palestra di vita, perciò scegliete sempre soluzioni che prevedano contratti regolari di affitto, informatevi presso gli enti comunali circa i rimborsi parziali che alcune realtà offrono, siate inquilini responsabili: date e pretendete rispetto, sia dai coinquilini che dai proprietari dell’alloggio. Così facendo, l’università sarà un’esperienza cardine nel vostro percorso di crescita, culturale e umana.

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