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Triptorelina

di Chiara Vannini

La triptorelina è un farmaco che viene utilizzato per il trattamento del carcinoma prostatico in fase avanzata. Agisce andando ad inibire la produzione ormonale e riducendo i livelli di testosterone nell’organismo. La triptorelina, infatti, regola la sintesi e il rilascio dell’ormone luteinizzante e dell’ormone follicolo-stimolante da parte dell’ipofisi.

Indicazioni di utilizzo della triptorelina

molecola triptorelina

Molecola di triptorelina

Oltre al trattamento del tumore prostatico, la triptorelina è indicata anche per:

È ammesso il suo utilizzo anche nei bambini in caso di pubertà precoce, per bloccare, appunto, lo sviluppo puberale.

Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo di triptorelina anche in caso di disforia di genere, dove viene utilizzato per sopprimere la funzionalità testicolare e ovarica.

Formulazione farmaceutica

La triptorelina è disponibile in commercio per la somministrazione sottocutanea o intramuscolare.

Le molecole in commercio sono Decapeptyl®, Fertipeptil®, Gonapepeptyl®.

Triptorelina e disforia di genere

Per disforia di genere si intende la condizione caratterizzata da un’intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. La contraddizione tra il sesso biologico e l’identità di genere può condurre ad una condizione di profonda sofferenza, ansia, depressione e difficoltà di inserimento in ambito sociale, lavorativo o in altre importanti aree, chiamata appunto disforia di genere, così come definita nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

In caso di disforia di genere, la triptorelina viene utilizzata per sospendere lo sviluppo puberale, anche se il suo utilizzo è considerato off label, ovvero al di fuori delle indicazioni terapeutiche specifiche del farmaco.

L’obiettivo del suo utilizzo per la disforia di genere è quello di bloccare in maniera transitoria lo sviluppo puberale, per dare il tempo alla persona di fare scelte mature e prendere consapevolezza della propria condizione.

Utilizzo per la disforia di genere: il parere del comitato di bioetica e di AIFA

L’AIFA ha inserito l’utilizzo della triptorelina per la disforia di genere solamente nei casi in cui vi è una diagnosi confermata. Il comitato di bioetica, infatti, ha raccomandato l’utilizzo del farmaco solo nella condizione in cui la diagnosi e la proposta di trattamento provengano da un’équipe multidisciplinare e specialistica.

Inoltre, l’uso deve essere limitato ai casi in cui gli interventi psichiatrici e psicoterapeutici siano risultati inefficaci. È necessario il consenso del paziente, che deve essere adeguatamente supportato dalla rete del pediatra e delle istituzioni scolastiche.

A questo proposito, 12 società scientifiche internazionali - fra le quali la società italiana di pediatria - hanno evidenziato l’utilità del farmaco nella riduzione dei suicidi associati a disforia di genere, poiché permette alla persona e alla famiglia di avere il tempo di fare scelte ponderate e mature.

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