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Tassonomia NNN dell'Assistenza Infermieristica italiana

di Marco Previdi

TassonomiaNNN

Terzo convegno a Padova per discutere di esperienze nell'ambito organizzativo, in quello clinico-formativo e della ricerca.

Si è tenuto a Padova il terzo convegno nazionale sulle tassonomie NNN dell’assistenza Infermieristica in Italia.

Grande partecipazione e professionisti provenienti da quasi tutta Italia: Infermieri, docenti, ricercatori, sia del sistema pubblico che privato con un vasto e ricco programma di esperienze e applicazioni concrete del linguaggio tassonomico NNN.

L’apertura dei lavori congressuali è stata di grande spessore con la vicepresidente IPASVI Beatrice Mazzoleni che riconosce la necessità di scambiare informazioni e di fare rete su questo tema e, della nascita da tempo, di un gruppo di lavoro nazionale sulle tassonomie; alla Dott.ssa Luisa Anna Rigon (Fondatore e Presidente di Formazione in Agorà – Scuola di Formazione alla Salute) la quale afferma che ogni infermiere è un “assioma” ovvero di offrire cure costanti continue, sensibili e responsive alle persone a cui ogni giorno forniamo assistenza; fino ad arrivare al video messaggio della Heather Herdman (CEO/Executive Director, NANDA International Inc.).

Massima attenzione ha attirato anche la Dott.ssa Marisa Cantarelli prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica, personalità di spicco, autrice dell’ormai diffuso Modello delle Prestazioni infermieristiche, che ha introdotto il concetto della disciplina infermieristica, dando una sua lettura secondo il modello teorico prodotto, per poi passare al Dott. Edoardo Manzoni che ha esposto una attenta e precisa spiegazione sui cambiamenti del linguaggio nell’assistenza Infermieristica. La seconda e terza sessione del congresso si è concentrata sull’esposizione concreta di progetti organizzativi, clinici ed universitari rispetto all’utilizzo della tassonomia NNN.

Esperienza dopo esperienza si è dimostrato quanto sia necessario, per la nostra professione, ma in primis per i nostri assistiti, utilizzare ed applicare un linguaggio comune, che possa un giorno esprimere esiti assistenziali a livello nazionale. Non è mancata anche l’emozione di sentire che a livello internazionale l’Italia Infermieristica è riconosciuta ad alti livelli in termini di ricerca applicata.

Il prossimo appuntamento sarà per l’anno prossimo a Modena sempre più numerosi ed attenti al tema del linguaggio infermieristico.

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