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Il Senato ha detto sì al decreto vaccini

di Redazione

L’aula del Senato ha approvato il decreto legge vaccini con 171 sì (a cui va aggiunto il sì del senatore Guido Viceconte a cui non ha funzionato la tessera), dunque 172. A favore hanno votato Pd, Forza Italia, Alternativa popolare, Federazione della Libertà, Ala-Sc, Mdp, Direzione Italia, Per le Autonomie-Psi-Maie. Contrari M5s, Lega nord, Sinistra italiana.

Vaccini, il decreto passa al Senato

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Vaccini, il decreto passa al Senato

Dopo il via libera del Senato, il dl vaccini approderà nell'aula di Montecitorio mercoledì 26 luglio, alle 16.30. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. La capigruppo ha stabilito anche che le dichiarazioni di voto sul decreto avranno inizio alle 10 di venerdì 28 luglio, mentre il voto finale è previsto per le 12. Non è esclusa l'ipotesi che il Governo possa porre la questione di fiducia.

Il Senato approva decreto vaccini a larga maggioranza. Un passo avanti per la tutela della salute degli italiani. Ora passa alla Camera. È il commento del presidente del consiglio Paolo Gentiloni su Twitter.

Oggi l’Italia ha reintrodotto ufficialmente l’obbligatorietà vaccinale con un lungo dibattito in Senato su un decreto su cui non è stata posta la fiducia e su cui abbiamo avuto un larghissimo voto di maggioranza – ha commentato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin -, quindi è stato dato un grande voto trasversale di consenso a questo decreto, che significa un messaggio molto chiaro agli italiani: bisogna ritornare a vaccinarsi per mettere in sicurezza la collettività e i nostri bambini.

Abbiamo dato anche una grande risposta rispetto ad un’epidemia in atto come quella del morbillo- prosegue Lorenzin- che in questo momento nel nostro Paese conta 3.672 casi notificati e purtroppo abbiamo avuto già tre decessi. Credo che con questo decreto verrà fatto un grande sforzo insieme al mondo della scuola, agli operatori sanitari, ai pediatri e ai medici di medicina generale per informare e formare le famiglie e i genitori. Nei prossimi anni riusciremo velocemente a colmare quel gap di immunizzazione che purtroppo ci ha costretto a fare questo decreto e a ritornare all’obbligatorietà. Conclude infine il ministro: Sono molto fiduciosa e la cosa che voglio dire soprattutto alle famiglie è che questo è veramente un provvedimento a tutela dei bambini italiani, tutti– conclude il ministro- anche di quelli che non possono essere vaccinati.

Sui genitori no-vax, il ministro dice: Cercheremo veramente di convincerli. La ferita più grande non è il fatto che ci siano delle proteste e degli insulti, ma che ci siano persone che non abbiano fiducia nell’evidenza scientifica, nei dati e in quello che viene detto da tutta la scienza del mondo, non soltanto ora ma ormai negli ultimi 50/60 anni, cioè che i vaccini sono l’arma numero uno di profilassi, il farmaco più sicuro che esista ed è quello che mette in sicurezza la nostra collettività. Credo che su questo ci sia un lavoro grande da recuperare degli ultimi venti anni di informazione, dobbiamo avere molta pazienza e aiutare le famiglie più incerte o dubbiose a capire che molte delle cose che hanno sentito non sono vere e quindi a dimostrargli nei fatti la sicurezza e l’importanza dei vaccini per le loro famiglie.

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