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Bertolaso: aumentare stipendi infermieri, il resto chiacchiere

di Redazione

Se non risolviamo questo problema, non andiamo da nessuna parte: o aumentiamo gli stipendi ai nostri medici e ai nostri infermieri che lavorano in ospedale, oppure è inutile. Il resto sono tutte chiacchiere. Così Guido Bertolaso, assessore Welfare Regione Lombardia, intervenendo a Roma alla presentazione del Rapporto sulla Qualità degli outcome clinici degli ospedali italiani 2022 realizzato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), sulla base dei risultati del Programma Nazionale Esiti (PNE).

Da Covid emorragia personale, vano all’estero e guadagnano triplo

bertolaso adduce

Guido Bertolaso, assessore Welfare Regione Lombardia e Angela Adduce, Igespes alla presentazione del Rapporto sulla Qualità degli outcome clinici degli ospedali italiani 2022 realizzato da Agenas.

Quello che sarebbe necessario fare per migliorare la situazione è molto semplice - ha proseguito Bertolaso - bisogna cercare di invogliare e motivare il nostro personale sanitario a non andarsene. È il primo problema che abbiamo in campo sanitario. Tutti i cali di numeri (nelle prestazioni, ndr) che abbiamo visto dopo il Covid non sono stati causati solamente da un rallentamento se non da una interruzione delle attività a causa della pandemia. Da quel momento in poi, infatti, c'è stato l'inizio di una emorragia di personale medico e infermieristico assolutamente impressionante. Sono i numeri a dirlo, non certo io.

Bertolaso, a margine della presentazione del Rapporto sulla Qualità degli outcome clinici degli ospedali italiani 2022 realizzato da Agenas e Aiop, ha quindi ricordato che sono stati 'persi' oltre 5mila medici, che sono andati all'estero. Le Regioni confinanti con altri Paesi ovviamente sono quelle messe peggio da un punto di vista economico, come la Lombardia che risente del confine con la Svizzera. Anche perché se è vero che un medico neo-specializzzato in Svizzera guadagna di base 6mila euro al mese e in Italia a stento arriva a quota 2mila, è chiaro che il medico che vive in provincia di Varese o di Bergamo se ne va in Svizzera a lavorare e la sera torna a casa.

Nell'ospedale di Merate, per fare un esempio, in una settimana sono andati via 7 medici su un organico di 250 camici bianchi. E non se ne sono andati perché hanno raggiunto l'età della pensione, altro problema drammatico, ma perché hanno avuto una serie di offerte di lavoro, anche in ambito privato, per l'estero. Da Merate, lo ricordo, si impiegano 45 minuti per la Svizzera.

Ma altrettanto o peggio vale anche per gli infermieri, una professione considerata da sempre poco suggestiva, almeno nel nostro Paese, e che in questo momento conosce una situazione drammatica. Spendiamo un sacco di soldi per formare il nostro personale infermieristico e i nostri tecnici, fra i migliori in Europa - ha proseguito ancora Bertolaso - poi gli stessi, dopo pochi mesi, vanno a lavorare all'estero. Quindi è difficile immaginare di recuperare il tempo perduto prima del Covid con un organico di personale che mediamente si aggira tra il 20-25% in meno rispetto all'era pre-Covid. Mi sembra questo il problema principale. Poi possiamo ragionare sulle modalità e l'appropriatezza, tutte questioni sicuramente importanti, ma se vogliamo immaginare un elenco di priorità il problema oggi che abbiamo in Italia e in Lombardia sono le risorse umane. Le nozze con i fichi secchi non si fanno, ha concluso l'assessore.

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