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Salute

Gastrite, cos'è e come si cura

di Ilaria Campagna

La gastrite comprende un insieme di disturbi caratterizzati da infiammazione della mucosa gastrica e si differenzia dalla gastroenterite, in cui ad essere colpito non è solamente lo stomaco, ma anche l'intestino. Dolore addominale, vomito e diarrea sono alcuni dei sintomi tipici di entrambe le malattie. Le cause invece possono essere molteplici, così come i trattamenti e i modi per prevenirle. Dall'adozione di un corretto comportamento alimentare all'assunzione di antiacidi per la gastrite, al rispetto di corrette norme igieniche e al reintegro di liquidi per la gastroenterite.

Cos'è la gastrite

La gastrite può essere acuta o cronica

La gastrite comprende un’insieme di condizioni diverse, tutte accomunate da infiammazione della parete interna dello stomaco. Infatti, nonostante la mucosa gastrica sia piuttosto “abituata” e resistente al contatto con gli acidi gastrici, in presenza di particolari circostanze può infiammarsi e dare luogo a una sintomatologia fastidiosa.

La gastrite può essere di due tipi:

  • Acuta: si manifesta all’improvviso e in modo piuttosto violento e di solito è di breve durata
  • Cronica: si sviluppa in modo graduale e se non trattata può durare anche anni o addirittura tutta la vita.

Sia la forma acuta sia la forma cronica della gastrite possono essere a loro volta differenziate in ulteriori categorie, ognuna delle quali può essere espressione delle cause sottostanti, della gravità o della sede del danno.

Si parla quindi di:

  • Gastrite erosiva: è caratterizzata non solo da infiammazione, ma anche dalla presenza di erosioni, ulcere e piaghe della mucosa che riveste la parete interna dello stomaco
  • Gastrite non erosiva: al contrario della gastrite erosiva è caratterizzata solo da infiammazione, tuttavia può portare comunque ad alterazioni della mucosa gastrica
  • Gastrite atrofica metaplastica autoimmune: è una malattia ereditaria autoimmune che colpisce le cellule parietali della parete gastrica. Causa scarsa produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco e ridotta produzione del fattore intrinseco (una glicoproteina sintetizzata dalle cellule parietali della mucosa gastrica). La conseguenza è il malassorbimento della vitamina B12 e spesso anche lo sviluppo di anemia perniciosa
  • Gastrite delle ghiandole antrali (Tipo A): è un’infiammazione della parete interna della porzione di stomaco chiamata antro gastrico
  • Gastrite delle ghiandole fundiche (Tipo B): è la tipologia di gastrite più comune ed è spesso associata alla formazione di ulcere duodenali
  • Pangastrite: è caratterizzata da un’infiammazione meno grave rispetto alla gastrite delle ghiandole antrali. Può causare metaplasie di entità variabile a carico delle ghiandole pseudo piloriche o dell'intestino
  • Gastrite eosinofila: è una malattia rara benigna caratterizzata dalla presenza di disturbi gastrointestinali aspecifici e da depositi di globuli bianchi eosinofili nel tubo digerente e in alcuni casi, anche in diversi segmenti della parete gastrica
  • Malattia di Ménétrier: è una malattia rara le cui cause sono sconosciute. È caratterizzata da ispessimento della parete gastrica che appare ricoperta da cisti piene di liquido e pieghe ipertrofiche.

Cause di gastrite

Le cause della gastrite sono particolarmente numerose e differenti tra loro, tutte però riconducibili ad indebolimento e infiammazione della barriera difensiva dello stomaco. In base alla causa scatenante poi, la malattia può manifestarsi in modo più o meno aggressivo.

L’indebolimento della barriera difensiva dello stomaco può dipendere da:

  • Alimentazione scorretta
  • Assunzione regolare o abuso di farmaci antinfiammatori/antidolorifici
  • Invecchiamento fisiologico: gli anziani hanno un rischio maggiore di gastrite, perché il rivestimento dello stomaco tende a ridursi con l'età
  • Stress
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Fumo
  • Reflusso biliare
  • Infezioni batteriche - soprattutto da Helicobacter Pylori - trasmesse per contatto diretto con utensili, cibo o acqua contaminati, saliva o altri fluidi corporei di persone infette
  • Eventi stressanti come incidenti, malattie o interventi chirurgici, ecc.
  • Trattamenti con radiazioni
  • Resezione parziale o totale dello stomaco.

Cause meno comuni di gastrite sono:

  • Morbo di Crohn
  • Sarcoidosi
  • Allergie alimentari (soprattutto nei bambini)
  • Infezioni da virus come citomegalovirus, batteri (diversi da Helicobacter Pylori) e funghi, soprattutto nei soggetti affetti da malattie croniche o da alterazioni immunologiche
  • Lesioni della parete gastrica.

Sintomi di gastrite

La gastrite è sempre accompagnata da segni e sintomi che si differenziano in base alla causa scatenante.

In genere includono:

  • Bruciore di stomaco (pirosi gastrica)
  • Vomito
  • Nausea
  • Dolore addominale
  • Inappetenza
  • Dispepsia
  • Alitosi
  • Meteorismo intestinale
  • Sensazione di pienezza dell’addome
  • Sanguinamento (in caso di ulcere)
  • Anemia da mancato assorbimento di vitamina B12 (solo in alcuni casi).

Diagnosi di gastrite

In presenza di un sospetto di gastrite in genere non si richiedono esami di laboratorio. La diagnosi infatti viene posta senza difficoltà sulla base dell'anamnesi e dei sintomi.

In caso di dubbio diagnostico o se i sintomi non scompaiono in seguito a una terapia empirica possono essere eseguiti alcuni esami diagnostici:

  • Breath test per Helicobacter Pylori (hp)
  • Esame delle feci: utile per la ricerca degli antigeni fecali dell’hp
  • Esami del sangue
  • Gastroscopia: utile a visionare le pareti interne dello stomaco per cercare eventuali segni di infiammazione
  • Biopsia gastrica: prevede il prelievo di un campione di tessuto dallo stomaco per identificare la presenza di hp nel rivestimento dello stomaco
  • Rx sistema digerente superiore: utile per ottenere un'immagine di esofago, stomaco ed intestino tenue. Viene talvolta eseguita per la ricerca di eventuali anomalie dell’apparato gastrointestinale.

Come si cura la gastrite

La terapia della gastrite mira a risolvere la causa sottostante - diversa a seconda del caso specifico - e favorire la guarigione della mucosa gastrica. Un primo passo è cercare di evitare alcol, fumo, condizioni che causano stress, cibi che irritano la mucosa gastrica come quelli piccanti, speziati e grassi, ma anche caffè, coca cola, cacao e tè. È importante inoltre consumare i pasti con calma e masticare in modo adeguato.

Per quanto riguarda la gastrite derivante da assunzione di FANS si consiglia una limitazione nell’utilizzo o, nel caso in cui non fosse possibile, l’associazione di un protettore gastrico per contrastarne l’azione gastrolesiva.

Se la gastrite è dovuta a infezione da Helicobacter Pylori è invece necessario un approccio farmacologico piuttosto aggressivo che consiste in una terapia combinata di antibiotici e di inibitori della pompa protonica e/o di protettori della mucosa gastrica.

Complicanze della gastrite

Le complicanze della gastrite, nel momento in cui diventa cronica, possono includere:

  • Ulcere ed emorragie gastriche
  • Perforazione dello stomaco e peritonite
  • Gastrite Atrofica: si verifica come evoluzione della gastrite cronica poiché la prolungata infiammazione porta alla perdita del rivestimento e delle ghiandole della parete interna dello stomaco
  • Anemia: la gastrite erosiva può infatti causare un sanguinamento cronico all’interno dello stomaco
  • Carenza di vitamina B12 e anemia perniciosa: le persone con gastrite atrofica autoimmune non producono in modo sufficiente il fattore intrinseco, importante per l'assorbimento della vitamina B12, a sua volta necessaria per la produzione dei globuli rossi
  • Escrescenze nel rivestimento dello stomaco: la gastrite cronica favorisce la comparsa di neo-formazioni sia benigne sia maligne nella parete interna dello stomaco
  • Gastrite cronica da H. pylori: aumenta la possibilità di sviluppare linfomi del tessuto linfoide associati alle mucose (MALT)
  • Edema: nella malattia di Ménétrier, possono comparire ritenzione di liquidi con rigonfiamento dei tessuti a causa della perdita di proteine attraverso la mucosa gastrica infiammata
  • Associazione con malattie gravi: in presenza di gastrite atrofica è stata evidenziata un’associazione con malattie come la tiroidite di Hashimoto, la tireotossicosi, il morbo di Addison e il diabete di tipo 1.

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