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COVID-19

Nursing Up: servono 27mila infermieri per piano vaccini

di Redazione

Uomini, strutture, organizzazione e contratti degni di tal nome ai professionisti della sanità: solo così si vince la sfida decisiva. Sono questi i fattori per una strategia adeguata per far fronte ad una battaglia da vincere a tutti i costi secondo Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up. Non ce la faremo mai a vaccinare tutti gli italiani entro l'autunno - scrive in una nota - se non subentrerà in corso d'opera un piano strategico nuovo e adeguato che dia una sferzata di energia a quello attualmente in corso.

De Palma: Arcuri lancia proclami, ma carenza infermieri è cronica

Come sindacato nazionale degli infermieri italiani, continuiamo a nutrire fondati dubbi sulla reale possibilità che alla fine possano arrivare quei 12mila infermieri di cui il Paese ha bisogno per dare man forte a chi, dall'inizio della campagna di vaccinazione, già impegnato al fronte da tempo, sta cominciando a sostenere il non facile peso della somministrazione delle fiale. È quanto afferma in una nota il Presidente Nursing Up, Antonio De Palma, che incalza il Commissario Straordinario Domenico Arcuri.

Riconosciamo il valore dei dati recenti - spiega sempre De Palma nella nota - che ci proietta a oltre 370mila somministrazioni, ma affinché possa funzionare alla perfezione la "macchina dei vaccini" ha bisogno (pensando alle 120milioni di dosi necessarie per vaccinare i cittadini italiani, sottolinea De Palma) di oltre 27mila infermieri e non certo di soli 12mila.

Dove Arcuri troverà questi uomini e queste donne, al di fuori del servizio sanitario nazionale? Tra i liberi professionisti forse? O tra i disoccupati o i pensionati? Non lo sappiamo davvero. Qui c'è una carenza cronica che, lo ripeteremo all'infinito, ci proietta a numeri vertiginosi: 90mila infermieri mancano all'appello, questa emergenza non vuole saperne di fermarsi e le terapie intensive di molte regioni sono di nuovo in affanno.

De Palma chiede così che si dia una sterzata reale, in favore di quella che finora è stata una campagna vaccini a scartamento ridotto. Che senso ha essere tra i primi in Europa per numero di somministrazioni effettuate, se dal 27 di dicembre ad oggi abbiamo effettuato poche centinaia di migliaia di punture rispetto ai 120 milioni che servono? A cosa serve sostenere che l'Italia viaggia spedita, se non c'è il personale che serve?

Apriamo le porte - continua la nota - ai 30mila infermieri ambulatoriali ed a tutti gli altri infermieri del SSN che non sono impegnati h24 nei servizi ospedalieri e che possono mettersi a disposizione anche oltre il proprio orario di servizio. Offriamo loro prestazioni aggiuntive retribuite dignitosamente, la legge di bilancio appena approvata lo prevede. L'idea è quella di coinvolgere anche i laboratori e gli ambulatori privati e le farmacie come punti di vaccinazione. Non arriveremo lontano - chiosa De Palma - senza gli attesi rinforzi.

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