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COVID-19

Fine stato di emergenza: addio super green pass ma non per i sanitari

di Giada Martemucci

Il consiglio dei Ministri ha approvato il 17 marzo il nuovo Decreto che conferma la fine dello stato di emergenza e da il via alla fine delle restrizioni anti covid. La curva dei contagi torna a crescere ma il Covid-19 e la nuova variante Omicron2 non sono più una minaccia.

Le novità del DL riaperture

Draghi

Il 31 marzo si concluderà lo stato di emergenza durato due anni. Due anni, 157.000 decessi e quasi 14 milioni di contagiati in Italia ma, secondo il Premier Draghi, è giunto il tempo di tornare alla normalità e di “riaprire l’economia e limitare il servizio della didattica a distanza. Gli italiani in questa pandemia sono stati bravissimi, in tanti si sono vaccinati’.

Dal 1 aprile l’Italia sarà in zona bianca e dirà il primo vero addio al sistema dei colori, addio anche all’esibizione del super green pass per le consumazioni all’aperto, per l’accesso ai negozi e uffici pubblici, poste, banche, musei e mezzi di trasporto, tranne quelli a lunga percorrenza come treni, aerei o navi dove però basterà esibire il Green pass di base.

Dal 1 maggio il super green pass sarà quasi del tutto abolito, quasi perché, se è vero che per la maggior parte delle attività o l’accesso ai luoghi di lavoro non sarà più obbligatorio per gran parte delle categorie professionali, per i sanitari l’obbligo vaccinale rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022. Nello specifico come riportato nella nota del Governo sarà ancora in vigore l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali.

Se è vero che la fine dello stato di emergenza segna un effettivo punto di “rinascita” come ha affermato Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, il Covid continua la sua diffusione, non solo in Italia dove nelle ultime settimane c’è stato un notevole aumento dei contagi ma anche nel mondo. Nuovi lockdow vengono istituiti in Cina, dove a Hong Kong si ha l’impressione di fare un balzo indietro di due anni tra nuovi contagiati e ospedali al collasso. Situazione analoga si sta verificando in Corea del Sud e Germania dove in un solo giorno sono stati registrati oltre 600mila casi nel paese asiatico e oltre 300mila nello stato tedesco.

Ad essere responsabile del picco è ancora volta la variante Omicron con la sua recente mutazione BA2, ancora più contagiosa ma sempre meno letale. I sintomi sembrano infatti ancora più lievi del ceppo primario di Omicron e decisamente meno preoccupanti della variante Delta.

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