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La Spezia, lavoro a rischio per 158 OSS di Coopservice

di Redazione Roma

A mancare è la volontà politica di stabilizzare le persone, lamentano Cgil, Cisl e Uil. Nel frattempo resta in bilico il futuro degli operatori socio sanitari spezzini in attesa delle prove del concorso pubblico. Che non hanno paracadute. Dalla piattaforma di partenza della stabilizzazione ora si rischiano scenari differenti.

Concorso OSS ASL 5, situazione ancora in bilico

Lo scenario che si prospetta è quello che restino disoccupate delle persone. Dunque, occorre riflettere su ogni possibile intervento nel caso di esiti negativi. Dalla piattaforma di partenza di una stabilizzazione di 158 oss, ora si rischiano prospettive differenti. È cauto, ma trapela preoccupazione, il commento di Guido Melley, capogruppo di LeAli a Spezia in Consiglio comunale, in merito al futuro degli operatori socio sanitari spezzini che sono in attesa delle prove del concorso pubblico.

Sono 158, appunto, i posti a rischio e l’allarme è tornato a suonare – come riporta il “Secolo XIX” – dai sindacati confederali durante l’ultima riunione della commissione Lavoro del comune de La Spezia guidata da Fabio Cenerini (Forza Italia), su richiesta dello stesso Melley e di Massimo Baldino Caratozzolo, anch’egli di Forza Italia, che commenta: Abbiamo appreso i contorni di questa vicenda iniziata mediante l’esternalizzazione di servizi, avvenuta anni fa, e adesso viene percorsa la strada in senso opposto, ingiustamente nei confronti dei lavoratori. Una questione sociale che, se non risolta, può configurarsi in modo problematico.

A questo proposito Luca Comiti della segreteria Cgil La Spezia illustra: Dalla partenza del percorso concorsuale ad oggi non sono state trovate soluzioni per i 158 operatori socio sanitari. Buona parte di quei lavoratori hanno aderito al concorso e una dozzina sono stati esclusi per varie motivazioni. Oss spezzini oggi più che mai esasperati.

Da parte sua, Comiti ritiene che ad essere mancata sia stata una volontà politica di risolvere la problematica. Di più. Sarebbe stato possibile dare anche un punteggio più alto a chi svolge quel lavoro in sede concorsuale. Era stato preso l’impegno chiaro ad effettuare nel medesimo giorno tutti i concorsi liguri con l’obiettivo di evitare assembramenti, ma si è optato per step differenti. Una situazione che può mettere a rischio i 158 oss.

Lavoratori che sono privi di paracadute; se non vincono il concorso rimangono disoccupati. Con il rischio concreto che tra pochissimi mesi la situazione sociale si aggravi. Quindi l’intervento di Mirko Talamone, segretario A.s.t Cisl La Spezia: Abbiamo tentato in ogni modo di trovare ulteriori strumenti, ma si sono rivelati inapplicabili. A concorso bandito sono subentrate una serie di problematiche, portando all’esclusione di diverse persone con titolo di studio straniero, senza la procedura di equipollenza al ministero della Pubblica Istruzione. I sindacati lamentano l’assenza di incisività politica nella stabilizzazione del personale.

Certo, sul piano politico si sarebbe potuto fare di più. Va detto però che, in questo aspetto, la legislazione nazionale non è stata di supporto, evidenzia Marco Furletti, coordinatore Uil La Spezia. Che ha più di una riflessione sulla vicenda. Un piccolo segnale potrebbe essere quello di inserire 60 unità aggiuntive rispetto alle 150 già previste. In merito ai titoli di studio stranieri? Da parte nostra avevamo chiesto di poter considerare l’equipollenza dei diplomi così da fare partecipare tutti alle prove almeno con riserva.

Giornalista

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