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Roma

San Giovanni Addolorata, monta la protesta dei lavoratori

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Produttività negata e straordinari Covid non retribuiti le ragioni della vertenza dell’ospedale capitolino. Senza soluzioni il 31 marzo sarà sciopero del personale e blocco degli straordinari, avvertono i segretari regionali di categoria Cgil Cisl Uil. Chi rischia la vita deve essere retribuito.

Cgil Cisl Uil: Senza soluzioni il 31 marzo sarà sciopero

Il tempo è scaduto: se entro mercoledì 31 marzo i due anni di produttività negata e gli straordinari obbligatoriamente richiesti ai lavoratori in prima linea nella lotta al Covid-19 non verranno pagati, fermeremo i servizi del San Giovanni Addolorata. Sciopero del personale e blocco degli straordinari: non usano mezzi termini Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio – in risposta all’ennesimo “nulla di fatto” dopo l’ultimo incontro tra vertici e sindacati.

Situazione di stasi che ha accesso la miccia nella vertenza dell’ospedale romano, dopo che ieri i lavoratori – in numero contingentato nel rispetto delle norme anti-Covid – hanno manifestato dinanzi alla direzione generale. Fermo il messaggio dei segretari regionali di categoria: Esigiamo che venga corrisposto loro quanto dovuto e richiesto a livello di impegno e sacrificio sia umano sia professionale.

A un anno esatto dall’inizio della crisi sanitaria – tuttora in corso – dunque, nessuna risposta né dall’azienda ospedaliera né dalle istituzioni a dipendenti che da mesi stanno fronteggiando la pandemia, pagando un prezzo elevato anche in rapporto alle vite umane. Assistiamo al paradosso, prosegue il messaggio congiunto di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio. Nessun passo avanti, di fatto.

Il collegio dei sindaci sta tenendo in standby la contrattazione sui fondi per la produttività degli anni 2019, 2020 e 2021, decurtando in maniera ingiustificata le retribuzioni – proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini – e intanto viene respinto il pagamento del lavoro straordinario reso obbligatorio sia dall’emergenza sanitaria sia dalla carenza di personale legata a un decennio di turnover bloccato.

Rincarano i segretari regionali di categoria: L’azienda non può celarsi dietro presunte problematicità di bilancio. Parliamo di lavoratori (e delle loro famiglie), gli stessi ai quali la comunità si è appellata per la difesa della salute e la sicurezza della collettività. Precisando, in chiusura, che lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso con chiarezza, in merito: Ai lavoratori della sanità spetta il riconoscimento dei fatti.

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